La ricerca Doxa per Eataly “Abitudini di consumo della pizza”
Filiera, ingredienti del territorio e lunghe lievitazioni al centro delle scelte dei consumatori. A consumarla di più i giovani, disposti anche a spendere di più per ingredienti di eccellenza.
Eataly ha commissionato a Doxa la realizzazione di una ricerca volta ad esplorare il tema del consumo di pizza degli italiani in base a diversi parametri: la frequenza, le tipologie preferite, i comportamenti di scelta, l’importanza di fattori come ingredienti, filiera e leggerezza.
L’analisi ha messo in luce aspetti nuovi e interessanti legati alle abitudini di consumo e alla loro evoluzione: la pizza è considerata a tutti gli effetti un comfort food legato a momenti di convivialità e indulgenza del gusto. Un vero e proprio cambio di passo culturale attestato dal fatto che la pizza viene consumata una volta la settimana dall'86% degli italiani, dal 40% anche due volte. La preferita è la tonda, realizzata con materie prime di qualità: a guidare la scelta è la ricerca di prodotti di filiera e ingredienti made in Italy, oltre alla leggerezza degli impasti, fattori per i quali i consumatori sono disposti a pagare di più. Dati interessanti che svelano l'evoluzione delle abitudini e del gusto, e scelte sempre più consapevoli.
- La frequenza di consumo: la pizza è un rito settimanale per l’86% degli italiani
Un dato importante che evidenzia l’amore degli italiani per questo cibo cult della nostra tradizione gastronomica: l’86% mangia la pizza almeno una volta a settimana, arrivando fino a 2 volte (40%). Abitudine diffusa soprattutto tra il pubblico più giovane di età compresa tra i 18 e i 24 anni che si spinge a consumarla anche tre volte la settimana (16%). Una tendenza che mostra un cambio di passo e mentalità: dall’analisi emerge che la pizza non è più percepita come un alimento da consumare con moderazione perché che fa ingrassare o perché pesante (lo pensano solo rispettivamente il 5% e il 3% degli intervistati), ma piuttosto come un comfort food da condividere in compagnia durante una serata tra amici e in famiglia.
- Buona, digeribile, con materie prime d’eccellenza: la scelta della pizza passa da qui
Ci sono tanti elementi che influenzano i consumatori nella scelta della pizza, ma tra questi ne spiccano due fondamentali: gli ingredienti, che devono essere di qualità e locali, e la digeribilità/leggerezza dell’impasto. Secondo l'analisi, gli italiani sono disposti a pagare di più se una pizza è preparata con ingredienti di qualità (84%) e italiani (76%), in particolare i più giovani, e se è lievitata a lungo (66%), scelta prediletta dai consumatori più maturi.
Altre caratteristiche ricercate sono ingredienti sostenibili (56%) e farine di grani antichi (52%), meno impattante invece la fama del pizzaiolo, che interessa un segmento più di nicchia, (24%) che sale ad un 35% tra i giovani nella fascia d'età 14-34 anni.
- Le tipologie di pizza: agli italiani piace tonda
La pizza è una, ma le sue declinazioni e forme sono tante: alta, sottile, al trancio, alla pala, gourmet. Insomma, le opzioni tra cui scegliere non mancano, ma dalla ricerca emerge che il 76% degli italiani preferisce la classica pizza tonda nella versione italiana, servita con condimenti che vanno dal classico al creativo (45%) o napoletana con il cornicione alto (31%), probabilmente anche le più note e diffuse sul territorio nostrano. Per la romana, sottile e croccante, si parla dell’11%, mentre per quella al taglio, in teglia o in padella, del 7%. La versione gourmet, tagliata a spicchi e con ingredienti ricercati, è preferita solo dal 5%.
- No all’abitudine: i consumatori amano sperimentare nuovi gusti
La ricerca Doxa svela una curiosità interessante: se un tempo nell’immaginario comune la pizza era normalmente legata ad un consumo abitudinario, oggi più di un terzo degli italiani dichiara di essere propenso a sperimentare gusti diversi e proposte nuove quando è fuori a cena (soprattutto nella fascia di età che oscilla tra i 18 e i 44 anni). Dall’analisi si evince che gli italiani sembrano decidere quale pizza ordinare sul momento, in base alle voglie della serata (46%) e alle proposte che più incuriosiscono sul menù (43%), mentre solo un 11% sceglie sempre la “solita pizza”.
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